Scuola di Agricoltura

l’anima nella terra

La natura porta con sé la ciclicità della vita e in questo è racchiusa la naturale quadratura del cerchio. Tutto è scritto sotto forma di natura, essa parla e ci guida… l’anima cerca il completamento del suo cerchio.

(Viola)

Chi sono io per arrogarmi il diritto di fare delle considerazioni sulla terra (non la Terra ma la terra)? Quella che calpestiamo tutti i giorni, che maltrattiamo in tutti i modi, quella che nessuno ci ha insegnato ad amare, quella violentata dall’uomo con ogni mezzo, quella che ci dà da mangiare? Ebbene sono uno che nella terra ci è nato. Quando nasci in una famiglia di contadini sei segnato, non hai scampo, devi partecipare in maniera attiva, dare il tuo contributo. E anche se ti sembra tutto ingiusto, in realtà stai costruendo il tuo rapporto di amore indissolubile con la terra. Il contadino è l’essere umano che più di chiunque altro vive a contatto e segue assolutamente i ritmi e i capricci di madre natura. E’ colui che in simbiosi con le stagioni, le fasi della luna, ma soprattutto mettendo in pratica le esperienze che i suoi antenati hanno maturato per milioni di anni, riesce a far partorire a questa bistrattata terra tutto il fabbisogno alimentare per sé per la sua famiglia e per i molti altri che della terra non conoscono alcunché. Voglio parlare del perché l’uomo si è allontanato dal ritmo della natura, che sembra lento, ma ha un suo cammino inesorabile e ben definito. La natura non è né buona né cattiva è giusta, e come tale ha in sé i comandi per una giusta selezione. Però poi è arrivato l’uomo e l’uomo, si sa è Dio in terra, può fare tutto, anche distruggere l’intero ecosistema, può anche suicidarsi lentamente come sta facendo. C’è solo un piccolo particolare. Io non vorrei partecipare a questo scempio… (Gerardo Centanni)

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